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Specchi e ricordi Cap.50

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Cap.50 Ritorno



Elly creò una manciata di piccoli ki-blast dorati facendoli volare intorno a Vetrunks e Gorin. Li faceva sparire tra i fili d’erba e ricomparire davanti ai loro visi. Vetrunks rideva, cercando di afferrarli. Gorin li guardava con gli occhi sgranati e la bocca aperta ad o. La bionda ridacchiò, saltò giù dal ramo su cui era sdraiata e si diresse verso la finestra. La attraversò saltando all’interno e Bulma gli mise un bicchiere di aranciata in mano. Vegeta roteò gli occhi e glielo sostituì con uno di vino. Elly si voltò, vedendo C18 che baciava Crilin, il marito divenne rosso. La cyborg si rizzò e si voltò, legando uno dei codini di Marron sciolto per metà.

- Tutti qui tranne lui, stavolta. Il grande assente –pensò l’eterna saiyan,  mordendosi il labbro inferiore. Ten gli passò davanti, cullando Latys tra le sue braccia. Elly abbassò lo sguardo e si portò il bicchiere alle labbra, sorseggiandone il contenuto.

- Vegeta aveva ragione, come al solito. In quest’universo si paga un prezzo per qualsiasi cosa – rifletté.

“Elly!” chiamò Vetrunks. La giovane uscì di nuovo dalla finestra e raggiunse nuovamente l’albero. Il bambino correva con le braccia alzate, sfiorando le foglie verde intenso con le dita.

- Da quando Devil è sparito dalla circolazione, non ho fatto altro che allenarmi. Non avevo pensato al fatto che andare al mare avrebbe potuto rilassarmi di più – rifletté Elly. Alzò lo sguardo, le sue iridi erano azzurro cielo, leggermente liquide.



Si udì un fischio acutissimo e l’urlo di Goku. Il battito del cuore rimbombava nelle orecchie di Elly e ovattava i suoni circostanti. Junior sgranò gli occhi e un rivolo di sangue violaceo colò giù per le sue labbra e il mento, scivolando lungo il collo. Il respiro di Elly s’interruppe vedendo il namecciano cadere sulle ginocchia e riversarsi inerme sulla schiena, abbandonato. Il petto di Junior si alzò e abbassò sempre più lentamente, fino a fermarsi. L’urlo della saiyan squarciò il silenzio. Devil rideva in lontananza, mescolando il rombo della sua crudeltà con la paura d’acciaio della ragazza.



Elly strinse gli occhi chiusi, scosse la testa e premette con la mano il bicchiere vuoto, mandandolo in pezzi.

- Mi avevi detto che sarebbe bastato pensarti e guardare il cielo, ma non mi avevi detto quando fosse distante il cielo, da quaggiù-. Abbassò lo sguardo ed osservò il vento muovere i fili d’erba. Avvertì un’aura, sussultò e il suo battito cardiaco accelerò. Spalancò la bocca, si voltò con gli vitrei e aprì la bocca.

“Sei diventata grande abbastanza da poterlo tenere in una mano. Il cielo non è così lontano come sembra” disse una voce maschile. Vetrunks afferrò la mano di Gorin e i due bambini corsero verso la finestra aperta.

Elly si voltò di scatto e il bicchiere le cadde di mano. Fissò con gli occhi sbarrati davanti a sé, il battito cardiaco sempre più veloce. Trattenne il respiro vedendo la figura davanti a sé e le lacrime iniziarono a rigarle il viso. Junior avanzò verso di lei, era avvolto da un’aura bianca semi-trasparente e il il vento muoveva le pieghe della sua divisa viola. Elly batté le palpebre più volte e si portò una mano alla bocca, singhiozzando. Junior si avvicinò lentamente a lei e le sorrise.

- Bulma ha ragione. Ho lasciato una ragazzina e ritrovo una giovane donna – si disse. Elly singhiozzò, le sue iridi si tinsero di blu.  Il Demon Prince tese una mano verso la giovane aprendo e chiudendo tutte e cinque le dita intrecciandole a quelle sottili e infreddolite di lei.

“Ciao, Elly” sussurrò. Elly avvertì il contatto con la mano di lui e le gambe le cedettero. Le lacrime caddero sul prato erboso, piegando un paio di steli d’erba.

“Co… cosa… non…” balbettò Elly, tirando indietro la mano.
Junior le si avvicinò e le cinse la vita con un braccio, affondando l’altra mano tra i suoi capelli.

-E’ così diverso poterla vedere davvero e non attraverso la sfera di Dende – pensò. I suoi occhi brillarono di rosso e sentì un ruggito nella sua testa, le sue orecchie aguzze tremarono. Elly singhiozzò più forte.

“Ju-Ju… Junior… sei…” balbettò. Il namecciano avvicinò il suo viso a quello di lei. Elly si piegò in avanti affondando il viso nel petto di lui, bagnando la tuta del namecciano di lacrime. Junior la avvolse tra le sue braccia, cullandola.

“Non piangere, ti prego, h sempre odiato vederti piangere” mormorò. Elly deglutì.

“Sei… sei tornato” sussurrò.

-Non so e non voglio sapere com’è successo, voglio solo che non se ne vada – pensò.

Junior annuì, Elly rialzò il capo e strofinò il naso contro quello di lui. Junior rabbrividì sentendo il fiato di lei e le osservò le labbra.

“Pensavi davvero… che ti avrei… abbandonata..?” scandì sottovoce. Elly sentì il cuore pulsarle nel collo.

“N… non sai quanto… mi sei … man… cato…” sillabò, facendo scivolare le mani sulle braccia di Junior. Il Demon Prince continuò a tenere il suo viso vicino a quello di lei.

“Anche tu…mi sei… man…”.

“COSA?! JU… JUNIOR?!” gridò Bulma. Il namecciano mugolò, alzò la testa e si voltò. Elly arrossì, sciolse l’abbraccio con Junior e indietreggiò, appoggiandosi con le spalle alla corteccia dell’albero. Il namecciano vide un gruppetto di persone avanzare verso di loro.

“Junior!!” urlò Goku, correndo incontro all’amico. Elly strinse le labbra fino a farle sbiancare.

“Da dove salti fuori?!” gridò Goten, con gli occhi inumiditi dall’emozione. Trunks si affacciò dalla spalla del migliore amico, appoggiandosi ad essa.

“Sei… sei proprio tu?!” balbettò. Si alzò un brusio di voci da tutt’intorno, Junior sorrise mostrando i canini e socchiuse gli occhi.

“Dende ha intrappolato i miei ultimi soffi vitali nella Mafu Ba per salvarmi la vita. Mi ha curato e ha rimarginato le ferite, restituendomi i pochi respiri vitali che mi erano rimasti dopo il colpo di Devil” spiegò. Vegeta lo guardò, osservò le sue iridi rosse e assottigliò gli occhi.

- Sta decisamente pensando che siamo degli scocciatori – rifletté.

“E’ incredibile, la tua aura è cresciuta in modo spaventoso e non stai neanche combattendo” disse con tono gelido.
“Sono rimasto al palazzo del supremo per tutto l’anno ad allenarmi. Ho utilizzato più volte la stanza dello spirito e del tempo che Dende ha ricostruito e ho trascorso tutto questo tempo a potenziarmi” spiegò.

- Questo abuso della stanza non mi piace per niente, ma urca, sono felice che sia qui – pensò Goku. Gohan avanzò, i suoi occhi erano liquidi e i suoi occhiali sporchi di lacrime. Scattò in avanti e abbracciò il sensei, stringendogli le braccia attorno al collo.

“P-piantala una volta per tutte con questi scherzi idioti, Junior!” gridò. Lacrime grandi l’unghia di un pollice gli solcavano il viso.

Junior ridacchiò e gli batté qualche pacca sulla spalla. Crilin singhiozzò rumorosamente e si soffiò il naso.

“Ooh, accidentaccio a te, Junior! Pensavamo… pensavamo che non ti avremmo più rivisto!” sbraitò.
Bulma tirò su col naso ed allargò le braccia.
“Beh, allora adesso pare che questa sia una doppia festa di ritorno!”. Ten diede una pacca sulla si Junior e gli sorrise. Vegeta indietreggiò.

- Tsk, certo che hai proprio una bella testaccia dura, namecciano. Questa volta ti avevo dato davvero per spacciato, chi l’avrebbe detto? Aedon aveva ragione su tutto. Non le saresti mai stato lontano troppo a lungo. E visto anche quanto sei diventato potente, battermi con te sarà un vero piacere – pensò. Goku afferrò il Demon Prince per le spalle.

“Uuuurrrcaaaa, non sei mai morto davvero, allora!” esultò. Junior negò con il capo e si voltò verso Elly, sorridendole.

“Non era il momento adatto, per morire davvero” mormorò con voce roca.
La ragazza aveva gli occhi arrossati dal pianto e guardò la mano di Junior che si tendeva verso di lei. L’afferrò e lui la tirò a sé, abbracciandola.

- Non me ne andrò mai più - le disse mentalmente.

-Promettimelo- sussurrò col pensiero la saiyan.

-Promesso-.
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