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Specchi e ricordi Cap.46

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Cap.46 Il principe dei Demoni

Elly mugolò, sentiva qualcosa di bollente sotto il viso, socchiuse gli occhi e abbassò lo sguardo. Prese il cuscino sentendo la stoffa calda sotto le dita e lo lanciò verso i suoi piedi, girando a faccia in su nel letto. Il sudore le scendeva lungo il viso arrossato e sbuffò. Si sventolò la mano davanti al volto accaldato, il pigiama le aderiva alla pelle sudata. Socchiuse gli occhi arrossati e si mordicchiò il labbro.
- Non riesco a dormire! E domani ho gli allenamenti - pensò. Digrignò i denti e tolse un paio di ciocche dorate dal viso, aderite alla pelle umida.
"Afa" brontolò. Si sentì lo scoppiettio di un fuoco, si voltò verso il camino spento. Alzò le spalle e si stese nuovamente sul letto, chiuse gli occhi e fu avvolta da una nuvola nera.
Elly si guardò intorno, il letto era diventato a baldacchino e due volte più grande, guardò a destra e a sinistra delle pareti intonacate.

"Erano di legno. Mi sono finalmente addormentata?" si domandò. Sentì nuovamente lo scoppiettio di un fuoco e si voltò, dentro un camino di marmo scoppiettava un fuoco rossastro con riflessi violacei. Si portò le mani sopra gli occhi e si concentrò, guardandosi intorno nella stanza vuota.

- Sento solo lo scoppiettio del fuoco, eppure non penso davvero di essere sola - si disse. Allungò le gambe e abbassò lo sguardo, accarezzando una camicia da notte azzurrina che indossava.

"Dove ... dove mi trovo?" chiese a bassa voce. Percepì un fruscio, si girò in quella direzione e percepì un'aura farsi sempre più forte. Junior stava avanzando verso di lei, s'immobilizzò, la guardò e sgranò un occhio.

"Elly ... che ci fai qui?" domandò. Elly avvertì un calore all'altezza del petto, le lacrime le rigarono il viso e strinse un pguno all'altezza del petto. Junior si appoggiò a uno dei baldacchini di legno del letto.

- Non può essere davvero qui al Palazzo del Supremo, forse sto sognando - si disse.


Junior ringhiò, strinse con forza la stoffa del lenzuolo strappandolo e tirò un calcio, sfiorando uno dei baldacchini di legno. I suoi muscoli erano tesi, il suo corpo si contorceva e gocce di sudore scendevano lungo la sua pelle verde. Il Demon Prince spalancò le fauci, mostrando i canini aguzzi e ringhiò.


Junior raggiunse la giovane e le si sedette accanto, il proprio cuore aumentò il battito. Le punì una lacrima dalla guancia con l'indice.

"Elly, cosa ci fai qui?" chiese gentilmente.

"Junior!" gridò lei, abbracciandolo. Lui scattò in piedi, mentre lei continuava a stringerlo. Il namecciano sgranò gli occhi, avvertendo un fitta all'inguine e abbassò lo sguardo, vedendo un membro.


Junior gemette e tirò una testata all'indietro, le antenne nel movimento fecero schizzare un paio di gocce di sudore,

- No, no, no, non ... non deve ... NON DEVE SUCCEDERE - pensò, rabbrividendo. Il calore al basso ventre aumentò ed anche le fitte.

Elly alzò lo sguardò, con una mano gli accarezzò lo zigomo sporgente, gli sorrise e gli afferrò il collo muscoloso. Strisciò la punta delle dita dell'altra mano sugli addominali di lui.  Junior guardò il corpo dell'altro tendersi.

"Junior, cosa ..." chiese con voce delicata.

"Io ti amo" gemette Junior. Strinse con entrambe le mani il cuscino, affondò le unghie aguzze nella stoffa e lo strappò a metà, facendo volare cotone tutt'intorno.

"Ti prego, ti imploro, non voglio" piagnucolò. Il petto gli si alzava e abbassava sempre più velocemente ed ansimava.


Il Demon Prince ghignò e guardò la scollatura della camicia da notte che lasciava intravedere il seno stretto dal reggiseno di pizzo della saiyan. Le cinse i fianchi con il braccio, premendo il braccio contro la schiena di lei.
- Sembra così vero per essere un sogno - rifletté Elly, percependo l'aura del namecciano aumentare. Aggrottò le sopracciglia e corrugò la fronte vedendo una serie di vene pulsare sui muscoli tesi di lui, alzò lo sguardo e vide le iridi di Junior brillare color rosso rubino. Le proprie iridi azzurre divennero bianche, le sue gambe tremarono e avvertì la propria energia diminuire. Le unghie del namecciano si conficcarono nella sua pelle, a fondo, facendole sfuggire un prolungato gemito di dolore.


Junior ruggì, morse a vuoto e una serie di venuzze pulsarono sulla sua fronte e sul suo capo.
"S-scappa, Elly. Và ... và via ..." supplicò.
Le fiamme nel camino della stanza si fecero più alte, crepitanti ardevano alle spalle del namecciano avvolgendolo in un'aura di fuoco rossastra. Il demone afferrò il mento della ragazza tra indice e pollice fino ad arrossarle la pelle e le sollevò il capo di scatto.

"Sono tornato per restare mia dolce principessa" sussurrò con voce roca. Piegò il capo, baciò il collo niveo della giovane, ghignò e vi conficcò le fauci.

Elly mugolò nel sonno, strinse le labbra fino a farle sbiancare ed affondò il capo nel cuscino.

Bra sentì i gemiti provenire dalla stanza vicina, socchiuse un occhio e controllò le auree che percepiva.

- Non c'è nessuno in casa - rilfetté. Richiuse l'occhio e si riaddormentò. Elly si rigirò nel letto facendolo scricchiolare, boccheggiò e avvertì un pizzicore alla schiena e al collo. Si mise su un fianco, dei tagli si aprirono sulla sua pelle candida e del sangue ne zampillò fuori macchiando le lenzuola.

Elly rabbrividì, sentì una scossa elettrica lungo la schiena e si staccò da lui. Afferrò la mano del namecciano nella propria e si lasciò ricadere seduta sul letto.

"Junior..." bisbigliò. Le iridi color rubino del namecciano riflettevano a turno i riflessi aranciati o violacei delle fiamme. Junior la fece stendere sul letto e le si mise di sopra, stringendola a sé con forza. Le passò la mano dietro il collo e le graffiò la pelle con le unghie aguzze dell'indice e del medio.

Elly gemette, mentre le vecchie e nuove ferite bruciavano sempre più forte.


Junior morse le labbra della giovane, i suoi occhi avevano un taglio duro e sul suo viso si erano formate delle piccole rughe. Il labbro della ragazza si spaccò ed entrambi sentirono il sapore metallico del sangue.
Junior si lasciò sfuggire un ruggito lungo, prolungato. Popo passò la pezzuola delicatamente sulla fronte di Dende, il Supremo incosciente ansimava. Popo chinò il capo e lo incassò tra le spalle.

"La potenza demoniaca che aveva posseduto il mio padrone, è tornata al suo legittimo proprietario" mormorò. Junior cadde giù dal letto, sbatté e si alzò a sedere, con gli occhi spalancati.

"NO!". Il grido proruppe dalle sue labbra e rimbombò nella stanza.

********

Elly spalancò gli occhi, si alzò seduta sul letto tremando ed ansimando. Si strinse le tempie e sbatté un paio di volte le palpebre.
"Va tutto bene ... deve essere colpa del combattimento con il Supremo ... è tutto finito. Le case sono anche state ricostruite" si ripeté a bassa voce. Si massaggiò all'altezza del cuore, il suo pigiama era sporco di sudore e sangue.
- Sembrava così reale - pensò. Guardò a destra e a sinistra, vedendo le ombre scure della stanza. Si tolse le ciocche umide da davanti al viso, deglutendo a vuoto. Avvertiva delle fitte al collo e alla schiena, si portò una mano sotto la nuca e sgranò gli occhi. La ritirò vedendo che era sporca di sangue.
"Devo essermi ferita da sola nel sonno".

************

Junior camminò avanti e indietro nella camera da letto, lasciandosi sfuggire dei ruggiti. Raggiunse il mappamondo di cristallo del Supremo e con una manata lo fece precipitare a terra. I frammenti brillanti schizzarono tutt'intorno, luccicando nell'oscurità. Junior si prese le tempie tra le mani, scuotendo il capo.
"Non sarebbe dovuto succedere ... non ... n-non ...doveva succedere" mormorò tra sé e sé.
Strinse gli occhi e cadde in ginocchio, le schegge gli ferirono le ginocchia.
"Perdonami se puoi Elly, perdonami" implorò. Il petto gli doleva sempre più forte.
"Perché ... provo tutto questo per te? Piccola mia, perdonami" gemette.
Fa parte di DBNA.
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